L ‘Authority privacy, il 9 giugno 2021 ha espresso parere favorevole, segnalando alcune criticità, sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, da adottare ai sensi dell’art. 9, comma 10, del d.l. n. 52/2021, attuativo della piattaforma digitale nazionale che abilita il green pass italiano per la certificazione dei vaccini anti Covid-19.
A COSA SERVE IL GREEN PASS
Le certificazioni verdi - green pass - sono rilasciate in relazione a tre distinte fattispecie, ovvero al fine di attestare l’avvenuta vaccinazione (anche a seguito della somministrazione della prima dose), l’avvenuta guarigione da Covid-19 e l’effettuazione di test antigenico rapido o molecolare con esito negativo al virus SARS-CoV-2 (art. 9, d.l. n. 52/2021 e art. 14 d.l. n. 65/2021).
Permette gli spostamenti in entrata e in uscita dai territori collocati in zona arancione o rossa l’accesso a spettacoli aperti al pubblico, a eventi sportivi, a fiere, a convegni e a congressi (artt. 2, 5, 7 e 9).
Dal 15 giugno 2021, in zona gialla, saranno consentite le feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose, anche al chiuso con la “prescrizione che i partecipanti siano muniti di una delle certificazioni verdi COVID-19 di cui all'articolo 9 del decreto-legge n. 52 del 2021”.
Le certificazioni verdi devono, inoltre essere esibite, esclusivamente ai soggetti incaricati delle verifiche, escludendo la possibilità di raccolta, dai familiari e dai visitatori, al momento dell'accesso alle strutture di ospitalità e lungodegenza, residenze sanitarie assistite (RSA), hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e comunque in tutte le strutture residenziali socio-assistenziali.
CONCLUSIONI
Prima della utilizzazione del GREEN PASS il Garante privacy raccomanda che devono essere specificamente definite le finalità del trattamento e sia introdotta una riserva di legge statale per l’utilizzo delle certificazioni, sia prevista la compatibilità con l’utilizzo dell’App IO e l’individuazione del relativo periodo di conservazione dei dati raccolti.
Il parere 9 giugno 2021 [9668064] del Garante Privacy: https://www.garanteprivacy.it/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9668064
Un consiglio pratico personale che si può dare a chi si è già vaccinato, a scanso di eventuali ritardi e o malfunzionamenti di piattaforme telematiche attaccate dai virus, è quello di eseguire una foto, non la scansione, del/i certificato/i di vaccinazione rilasciati dal somministrati dall'autorità sanitaria con il QR contenente dati criptati identificativi del vaccino, data e soggetto vaccinato. Salvare la foto sullo smartphone ed esibirlo per qualsiasi evenienza.
Dott. Igino Addari