Con Delibera del 01/12/2021, n. 800, l’ANAC ha affermato che l’obbligo di pubblicazione nell’Amministrazione trasparente della documentazione inerente ciascun procedimento di presentazione e approvazione delle proposte di trasformazione urbanistica d’iniziativa privata o pubblica, in variante allo strumento urbanistico generale vigente, e’ da intendersi decorrente sin dalla presentazione al Comune della/e proposta/e di variante allo strumento urbanistico vigente e non solo dalla data della delibera di adozione della proposta di variante selezionata dall’amministrazione.

La Delibera dell’ANAC ha ricordato che l’art. 39 del D. Leg.vo 14/03/2013, n. 33 disciplina specifici obblighi di trasparenza con riguardo agli atti di pianificazione e governo del territorio.
Lo stesso articolo 39 stabilisce che la documentazione relativa a ciascun procedimento di presentazione e approvazione delle proposte di trasformazione urbanistica d’iniziativa privata o pubblica in variante allo strumento urbanistico generale vigente, sia pubblicata in una sezione apposita nel sito del comune interessato e continuamente aggiornata.

Sotto il profilo di prevenzione della corruzione, l’ANAC aveva già evidenziato che le varianti ai piani urbanistici sono esposte a rischio corruttivo e necessitano di essere presidiate mediante la programmazione di specifiche misure di prevenzione della corruzione, laddove dalle modifiche derivi per i privati interessati un significativo aumento delle potestà edificatorie o del valore d’uso degli immobili interessati.

In tema di piani urbanistici, le amministrazioni pubblicano, pertanto, i seguenti atti e documenti:
– l’avviso/invito alla presentazione di proposte di varianti al piano con indicazione dei criteri per la scelta della variante da adottare;
– la/le proposta/e di variante ricevuta/e;
– gli atti istruttori relativi alla valutazione della/e proposta di variante, inclusi quelli inerenti il sub-procedimento di VAS, ove prevista;
– la delibera del Consiglio Comunale di adozione della variante prescelta;
– la raccolta ed esame delle osservazioni/contributi;
– la delibera del Consiglio Comunale di approvazione finale della variante.

 

 

 

 

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