
Il Politecnico di Milano informa sui dati dell’Osservatorio Innovazione digitale nelle PMI emersi su un’indagine rivolta a un campione di 1.500 imprese.
Solo il 26% delle piccole e medie imprese italiane nel 2020 può contare su un livello di tecnologia e digitalizzazione dei processi produttivi competitivo in ambito internazionale.
L’innovazione viene considerata lo strumento chiave per lo sviluppo del proprio business da nove imprenditori su dieci. Gli investimenti vengono, però, ritardati per il prevalere di una visione di medio periodo e di alcuni elementi che ostacolano il processo.
Tra le barriere emerse, i costi d’acquisto dei servizi digitali ritenuti spesso troppo elevati (27%), e la mancanza di competenze digitali all’interno delle imprese (24%).
Sulle risorse umane si gioca, quindi, la partita più importante.
In quasi la metà delle PMI le aree operative ICT e Digital sono presidiate da un responsabile IT che però nella maggioranza dei casi si occupa di attività tutt’altro che innovative, come la manutenzione ordinaria dei sistemi informatici.
Un innovation manager è presente solo nel 20% delle piccole-medie imprese e solo il 18% ha una figura dedicata a uno specifico ambito come e-commerce manager o data scientist.