Il gruppo di hacker noto come RansomHub il 9 settembre ha pubblicato all’interno del proprio data Leak Site (DLS) la rivendicazione di un attacco informatico ad una PA italiana: Università di Genova.
La violazione riguarda e, se non verrà pagato il riscatto, i dati presumibilmente esfiltrati verranno pubblicati nell’arco di 13 giorni.
Per scongiurare di divulgare i dati dei quali sarebbero in possesso, circa 18 GB di dati, i criminal hacker di RansomHub hanno chiesto un riscatto (la somma non è nota) e indicato il termine di tredici giorni per il pagamento.
A individuare il cyberattacco è stato per primo il portale ransomfeed.it, che ha pubblicato un post in merito. Il sito si occupa di monitorare questi specifici attacchi, che prevedono il furto di materiale e la richiesta di un riscatto per scongiurare di renderli pubblici (oppure di venderli sul dark web).
Cyberattacchi contro la Pubblica Amministrazione
Il comparto della PA rappresenta uno dei settori industriali più colpiti dagli attacchi informatici. Secondo il Rapporto Clusit Italia e Pubblica Amministrazione 2024 “fra il 2022 e il 2023 il numero di attacchi condotti ai danni di soggetti italiani è cresciuto del 65%, mentre nel resto del mondo solo del 12%. Nel 2023 ben l’11% degli attacchi registrati nel mondo ha avuto luogo nel nostro Paese, mentre nel 2012 erano meno dell’8% e nel 2011 meno del 3,5%”.
E ancora, l’aggiornamento del Rapporto Clusit 2024 precisa che “il numero complessivo di attacchi significativi condotti verso il nostro Paese è praticamente decuplicato in soli cinque anni, passando dai meno di quaranta nel 2019 agli oltre trecento del 2023; di questi, quelli specificamente rivolti alla Pubblica Amministrazione sono aumentati di circa sei volte, passando dai meno di dieci del 2019 ai quasi sessanta del 2023”.
Fonti Redhotcyber e Cybersecitalia.it