PMI impreparate in cybersicurezza contro attacchi informatici
Da una indagine condotta da Grenke Italia, società specializzata nel noleggio operativo di beni e servizi strumentali per le imprese, emerge un’allarmante carenza di consapevolezza e preparazione alla sicurezza informatica tra le PMI – piccole e medie imprese italiane con meno di 50 occupati con fatturato fino a 50 milioni di Euro).
Il 72,7% delle aziende non ha mai implementato attività di formazione sulla cybersecurity, mentre il 73,3% non è a conoscenza degli attacchi ransomware. Il 43% delle imprese non ha un responsabile della sicurezza informatica, e solo il 26% dispone di adeguate misure di protezione.
La ricerca è stata condotta su un campione rappresentativo di oltre 800 imprese con un fatturato compreso tra 1 e 50 milioni di euro e tra 5 e 250 dipendenti, ha rivelato una sorta di “superficialità” da parte delle pmi italiane. Molte di queste imprese pensano di essere immuni da attacchi informatici o sicure dal momento che non trattano dati sensibili.
Il 75,1% ritiene che le misure adottate per la protezione dei dati personali siano adeguate, evidenziando una confusione diffusa tra cybersecurity e protezione dei dati personali.
Il 60% delle imprese che non considerano la cybersecurity rilevante, lo fa perché ritiene di non trattare dati sensibili.
Quasi il 73% delle imprese intervistate non organizza per i dipendenti momenti di formazione sui rischi informatici e sulle precauzioni da adottare.
Tre PMI su quattro (73%) affermano di non sapere cosa sia un attacco ransomware. Meno della metà degli intervistati (48%) conosce il phishing anche se risulta l’attacco informatico più subito dalle piccole imprese italiane (il 12% ha dichiarato di averlo subito).
La maggioranza relativa delle aziende intervistate (45%) non ha effettuato verifiche sulla sicurezza informatica aziendale in passato e non prevede di farne in futuro.
Il 43% delle PMI non è dotato di un responsabile della sicurezza informatica (interno o esterno) in grado di comprendere potenziali minacce cyber.
Fonte Wired


