
Queste sono secondo ENISA, l’Agenzia dell’Unione europea per la cibersicurezza, le 10 principali minacce da fronteggiare in questo decennio per la protezione dei dati e la sicurezza informatica:
- Compromissione della supply chain delle dipendenze software
- Campagne avanzate di disinformazione
- Aumento dell’autoritarismo della sorveglianza digitale/perdita della privacy
- Errore umano e sistemi legacy sfruttati all’interno di ecosistemi cyber-fisici
- Attacchi mirati potenziati dai dati dei dispositivi intelligenti
- Mancanza di analisi e controllo delle infrastrutture e degli oggetti spaziali
- Aumento delle minacce ibride avanzate
- Carenza di competenze
- Fornitori di servizi ICT transfrontalieri come singolo punto di minaccia
- Abuso di intelligenza artificiale.
Tecniche di previsione utilizzate
Lo studio eseguito tra marzo e agosto 2022, la metodologia includeva l’esplorazione collaborativa basata sull’analisi di fattori politici, economici, sociali e tecnologici, noti anche come analisi PESTLE, workshop di identificazione delle minacce e definizione delle priorità delle minacce.
Lo studio ha preso in considerazione i quattro gruppi di attori della minaccia indicati nel rapporto ENISA Threat Landscape e ha utilizzato l’attuale tassonomia delle minacce suddividendo le minacce in categorie di alto livello con un’attenzione specifica alle minacce intenzionali.
Per identificare le minacce, gli esperti coinvolti nel progetto hanno fatto ricorso alla prototipazione fantascientifica o SFP. SFP consiste in storie che consentono ai partecipanti di esplorare una varietà di futuri affrontati da diverse angolazioni. SFP si basa su uno scenario futuro derivato dalle tendenze e vissuto dal punto di vista di un personaggio immaginario.
Utilizzata anche per identificare le minacce, la metodologia di threatcasting attinge dai tradizionali studi sul futuro e dal pensiero strategico militare. L’idea era di dedurre modelli di ambienti futuri utilizzando la ricerca.
L’analisi ha incluso tecniche di pianificazione degli scenari e sono stati ideati 5 scenari:
- Blockchain, deepfake e criminalità informatica in un ambiente ricco di dati;
- Città intelligenti ecologiche, sostenibili e interconnesse (attori non statali);
- Più dati, meno controllo;
- Energia sostenibile, forza lavoro automatizzata/a breve termine;
- Legislazione, pregiudizi, estinzioni e minacce globali.
Le minacce del 2030 sono state presentate per dare il via al dibattito sulla gestione delle crisi informatiche nell’UE, sulla strategia della direttiva relativa ai sistemi di sicurezza delle reti e dell’informazione (NIS2) e sulla certificazione. Fonte Enisa