Nuove schede standard pubblicazione Amministrazione trasparente 2024

Dopo i 5 provvedimenti emanati nel 2023 da ANAC – Autorità Nazionale Anticorruzione:

  1. Delibera n. 7/2023: PNA Piano Nazionale Anticorruzione 2022 contenente obblighi sostitutivi per la sottosezione “Bandi di gara e contratti”.
  2. Delibera n. 261/2023: Introduce l’obbligo di pubblicare i dati relativi ai contratti pubblici, compresi quelli di importo inferiore alla soglia di evidenza pubblica.
  3. Delibera n. 263/2023: Riguarda la pubblicazione dei dati sui dirigenti e i dipendenti pubblici, con l’obbligo di specificare i loro compensi, incarichi e curriculum vitae.
  4. Delibera n. 264/2023: Disciplina la pubblicazione dei dati sulle performance delle pubbliche amministrazioni, con l’obiettivo di misurare l’efficienza e l’efficacia dei servizi erogati.
  5. Delibera n. 601/2023: Introduce il collegamento ipertestuale alla documentazione di gara all’interno dei bandi pubblicati sul BDNCP.

Seguono 2 ulteriori aggiornamenti di inizio 2024 che coinvolgono anche le misure di protezione dei dati personali.

  1. A seguito della consultazione pubblica per la presentazione di osservazioni, chiusa il 14/02/2024, sono stati pubblicati da ANAC n. 14 schemi standard di pubblicazione su Amministrazione trasparente e Società trasparente da adottare ai sensi dell’art. 48 del Dlgs. n. 33/2013.
    Gli schemi sono differenziati in riferimento alla singola tipologia di ente interessato:
    – enti pubblici,
    – PP.AA.,
    – enti di diritto privato in controllo pubblico
    – enti sanitari.
  2. Provvedimento n. 92 del 22/02/2024 del Garante Privacy, con parere favorevole ad ANAC sui 14 schemi standard di pubblicazione che dettano le regole che le pubbliche amministrazioni devono seguire per rispettare gli obblighi di trasparenza online.
    Per garantire la riservatezza degli interessati ed evitare il rischio di eventuali sanzioni per violazione della normativa privacy, le P.A. dovranno limitarsi, fra l’altro, a pubblicare nella sezione “amministrazione trasparente” dei rispettivi siti web solo dati necessari, come ad esempio:
    – il numero di telefono, l’indirizzo email e pec dell’ufficio – e non i dati del dipendente – cui il cittadino può rivolgersi per richieste all’amministrazione.
    – Negli esiti dei concorsi pubblici dovranno pubblicare il nome, il cognome, (la data di nascita, in caso di omonimia) e la posizione in graduatoria dei vincitori e degli idonei dichiarati vincitori a seguito dello scorrimento della graduatoria.
    – Nella pubblicazione dei dati riguardanti i pagamenti, le Pa dovranno oscurare i dati identificativi dei destinatari di benefici economici inferiori a mille euro nell’anno solare e in ogni caso se dalla pubblicazione è possibile ricavare informazioni relative allo stato di salute o alla situazione di disagio economico-sociale.
    – Nel caso di pubblicazione dei dati relativi alla valutazione della performance e alla distribuzione dei premi al personale, le P.A. devono evitare di pubblicare dati troppo dettagliati che possano identificare il dipendente e l’ammontare del premio erogato (o non erogato) a suo favore. Potranno invece pubblicare i dati riferiti all’ammontare complessivo dei premi stanziati e all’ammontare dei premi effettivamente distribuiti.

Conclusioni

Gran lavoro sul fronte Amministrazione trasparente.
Si paga il ritardo nella progettazione della digitalizzazione e nella necessità della interoperabilità, in questo caso, con le banche dati pubbliche finanziarie e fiscali.
Ma non è finita qui perchè altri ritardi ed emergenze sono alle porte che renderanno sempre più frequenti aggiornamenti del software e delle procedure con ampio ricorso alle personalizzazioni dovute alle caratteristiche degli enti, alla dimensione e alle scelte organizzative.
Con la transizione digitale che comincia a far sentire la sua crescente necessità, la P.A. ha sempre più bisogno di una operatività che colleghi l’operato dei dirigenti della P.A e loro uffici :
– Responsabile della Prevenzione Corruzione e Trasparenza – RPCT – Dlgs. n. 33/2013;
– Responsabile della Transizione Digitale – RTD – Dlgs. 82/2005, art. 17;
– Responsabile della Conservazione – RDC – Linee guida dell’ AGID sulla formazione, gestione e conservazione dei documenti informatici, DPR 445/2000; Dlgs. 82/2005;
– Responsabili della gestione documentale DPR 445/2000, art. 61
– Responsabile della Protezione dei Dati personali – DPO/RPD – GDPR n. 2016/679
– Responsabile della Cyber sicurezza e dei Sistemi informativi ove presenti.

Sempre più importante per RPCT, RTD, RDC e DPO, che costituiscono gli attori attualmente più presenti nella P.A, tenere collegialmente sotto controllo la situazione e programmare i futuri sviluppi nei rispettivi enti coinvolgendo partner tecnologici che garantiscano adeguata competenza ed esperienza plurisettoriale.

Dott. Igino Addari
Webreporter

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